APICOLTURA FORTINI ed IL SUO MIELE
Irvano: il capo famiglia, Michele: la Nuova Generazione, Mariagrazia: la Sicurezza.
L'arte del coccolare le api ed accompagnarle nella produzione di un favoloso Miele
Il miele: da sempre l'uomo ne è stato attratto, ammaliato dai suoi profumi e dai suoi diversi gusti. Ecco cosa ci ha spinto a vivere con le api e per le api per produrre il Cibo degli Dei.
Le piante, per poter diffondere il proprio polline, producono nettare che attira a sé una grande varietà di insetti, tra cui le api.
Queste ultime succhiano il nettare dal fiore e lo mantengono nella sacca mellifera, trasportandolo all'interno dell'alveare.
Le arnie sono costruite in modo tale che le api prima ripongano il miele nella parte inferiore, dove si vengono a formare le loro scorte, e solo successivamente nella parte superiore, nel cosiddetto melario che raccoglie l'eccedenza prodotta.
Terminata la fioritura, dalla quale verrà ricavato il miele raccolto in quel determinato luogo e periodo, noi apicoltori asportiamo i melari e li portiamo in laboratorio.
Qui avviene la smielatura, il filtraggio dalle impurità (ad esempio pezzi di cera) ed è il luogo dove il miele, purificato, viene lasciato a riposo per almeno quindici giorni.
.